Trota fario

Trota fario

Trota Fario

Caratteristiche trota fario

La trota fario ha corpo slanciato, ricoperto da piccole scaglie. Sul dorso e sui fianchi sono presenti numerose piccole macchie rotondeggianti, soprattutto nere, di frequente anche rosse, spesso circondate da un alone chiaro. La livrea varia a seconda degli ambienti ma, anche nello stesso ambiente, esistono esemplari molto diversi tra loro: quasi impossibile trovare esemplari identici!! Capo e bocca sono grandi; la dentatura è robusta, formata da piccoli denti acuminati.

Come differenza principale possiamo distinguere tra la trota fario del ceppo atlantico e quella mediterranea. Le “atlantiche” altro non sono che fario provenienti dal Nord Europa, che vengono immesse nei fiumi e nei torrenti perché crescono molto velocemente, e sono molto voraci e combattive, mentre le “mediterraneee” sono quelle autoctone dei nostri fiumi (per un approfondimento vedi l’articolo dedicato.

La lunghezza media varia solitamente nei corsi d’acqua in cui vive. Nei piccoli rii montani non supera quasi mai i 30/40 cm di lunghezza mentre nei torrenti più grossi e nei fiumi di fondovalle, dove c’è più ricchezza di ittiofauna, alcuni esemplari possono raggiungere pesi ragguardevoli pari anche a 5–7 kg con lunghezza massima di 1 metro (:-o).

Si tratta di una specie tipicamente carnivora che si ciba di tutto quello che l’ambiente può offrire. Generalmente le prede che vengono attaccate con più frequenza sono gli stadi larvali ed adulti di alcuni tipi di insetti, quali ditteri, efemerotteri e tricotteri. Questa specie si nutre abitualmente anche di alcuni crostacei, anellidi e gasteropodi ed è capace di compiere scatti velocissimi e di infliggere attacchi letali anche a pelo d’acqua. Gli esemplari di maggiori dimensioni tendono a perdere l’abitudine gregaria e possono cibarsi anche di piccoli pesci, quali sanguinerole, vaironi, scazzoni e di piccoli anfibi.

La trota fario raggiunge la maturità sessuale a 2-3 anni di età e la stagione riproduttiva è compresa tra l’autunno e l’inverno da ottobre a gennaio-febbraio, mentre  in alcuni casi si protrae fino al mese di marzo.

Habitat

La trota fario è sempre stata presente nei torrenti e fiumi, laddove vi siano acque sufficientemente fredde, ossigenate e limpide.

Trova il suo habitat ideale nelle acque limpide, fresche (temperature inferiori a 18°C) bene ossigenate, a corrente veloce e con fondi a massi e ciottoli. Popola sia i fiumi principali sia gli affluenti piccoli e grandi, fino a quote elevate. Senza ombra di dubbio la specie ittica più diffusa nei nostri fiumi montani.

Questo salmonide, durante il giorno ha l’abitudine di stare in agguato dietro sassi, tronchi caduti in acqua oppure a valle delle cascate, in attesa che si presenti qualche preda, mentre durante la notte effettua gran parte degli spostamenti. 

Durante la fase riproduttiva le trote si spostano nei tratti del corso d’acqua situati più a monte e la deposizione viene effettuata a più riprese nelle zone caratterizzate da bassi fondali, sabbiosi o ghiaiosi.

Tecnica di pesca

Pesce che si può insinuare con tutte le principali tecniche: tocco, spinning, mosca. A livello di esche naturali predilige lombrichi e camole.