Cucchiaino o Rotante

Cucchiaino o Rotante

Cucchiaino o Rotante

Il cucchiaino è la più classica delle esche artificiali per lo spinning. Ne esistono moltissimi tipi che si differenziano per forme, colori, dimensioni e peso. Le principali tipologie sono:

  • cucchiaini classici – composti da corpo e paletta, che sono i più utilizzati
  • cucchiaini mosca – che hanno sull’ancoretta un ciuffo di pelo che simula la “mosca”, molto validi per la pesca alla trota.
  • cucchiaini vibrax – che durante la rotazione emettono una vibrazione generata dal corpo, fatto a campana, che ruota attorno alla parte interna con geometria dentata, che possono essere usati nelle buche con maggiore portata d’acqua alla ricerca di pesci di grossa taglia.
  • cucchiaini Tandem – con doppio corpo e/o doppia paletta saranno impiegati solamente in torrenti con molta portata dove possono essere presenti trote marmorate o grandi fario.

L’amo può essere singolo o esserci un’ancoretta, che noi sconsigliamo sia perché in molti posti è vietata, sia perché infligge danni spesso irreparabili ai pesci, che nella maggior parte dei casi vorremmo rilasciare.

Quale scegliere: fondamentale è la paletta, che può essere: stretta, larga, lunga o corta, montata sull’asse o attaccata al cavalierino (un archetto di metallo che la tiene agganciata all’asse (l’asse è il perno dove gira) ed il peso.

Il punto fondamentale è il tipo di fiume in cui si pesca, ed in particolare quanto è ampio, che tipo di fondale c’è, e quale portata di acqua ha. Se andiamo su torrenti o piccoli fiumi con molta corrente sarà preferibile uno più leggero e con una paletta tendenzialmente più corta e stretta, al contrario con poca corrente e possibilità di lanciare più distante è meglio utilizzare rotanti più pesanti, con palette larghe e/o lunghe.

Sui colori noi non ci puntiamo tanto, anche se come tutti in una giornata che il pesce si fa desiderare ne cambiamo anche noi 20 tipi. In ogni caso generalmente con acque limpide si utilizzano artificiali con palette argentate e corpo rosso o “naturale”, mentre con acque torbide o pesce particolarmente apatico, si possono provare i colori più accesi e gli artificiali più variopinti.

Il nostro preferito è comunque il martin, color vespa, sperimentato da nord a sud, con il bel tempo o pioggia, d’estate e d’inverno….da sempre soddisfazioni.

Consigli: non è sempre facile pescare con il cucchiaino al fiume, in quanto l’incaglio è sempre dietro l’angolo in particolare in fiumi con fondi sassosi o vegetazione, quindi, fondamentale la tecnica di recupero, che sarà in questi casi più veloce e con canna alta. Con poca corrente, o in un fiume ampio a fondo valle invece il recupero alternato con fasi più lente e strattoni di solito ci riserva migliori risultati.