Pesca a mosca

Pesca a mosca

Pesca a mosca

La pesca con la mosca è un tipo di pesca definita così perché vengono utilizzate particolari esche artificiali costruite a imitazione, in tutte le loro fasi di sviluppo e vita, di insetti che nascono, si sviluppano, si riproducono e muoiono nell’ambiente acquatico, ma anche insetti detti terrestrial, come formiche, cavallette, vespe ecc. In ogni caso l’esca viene chiamata “mosca” pur imitando anche altre creature di cui il pesce si nutre, come altri pesci, gamberetti, ecc. Pesca molto efficace per tutte le principali specie in particolare per la trota, cavedano e temolo.

Viene effettuata con una attrezzatura composta da canna di diverse lunghezze e materiali, mulinello per pesca mosca (detto “contenitore di coda”), una lenza di diametro decrescente (detta “coda di topo”) e vari accessori a supporto del pescatore. Alla coda di topo viene legato un finale conico di nylon di lunghezza variabile in rapporto al tipo di esca e alla lunghezza della canna, oltre che all’ambiente di pesca (2–5 m).

Canna 

Nella pesca a mosca la canna è lo strumento di gran lunga più importante. Le canne si differenziano per lunghezza (espressa in piedi- 1 piede=30 cm circa) e per il tipo d’azione.

La lunghezza più polivalente è da 8-9 piedi in quanto sono adattabili a tutte le situazioni (nella pesca in piccoli torrenti sono più adatte canne da 6/7 piedi che aumentano la precisione di lancio).

Per quanto riguarda la tipologia di azione si distinguono in 3 categorie:

  • Fast action (azione di punta): canne adatte per pesca a distanza con code di buon peso
  • Moderate action (dalla metà del cimino in su) : classica canna tuttofare
  • Slow action (azione di pancia): canna adatta per pescare a breve distanza
  • Coda di topo

A differenza dello spinning dove l’esca porta fuori la lenza nella pesca a mosca è la lenza che lancia l’esca che ovviamente è molto molto leggera. Le code di topo #4 e #5 sono le più polivalenti, anche se ci sono poi ulteriori classificazioni.

Mulinello

Il mulinello va scelto in base alla capacità della bobina adatta alla coda di topo. La capacità è espressa dalla taglia della coda di topo (es: #4) + backing (filo da caricare sul mulinello prima della coda di topo- solitamente 60-70 metri). 

Sono disponibili terminali pronti all’uso da collegare alla coda di topo. La scelta dei terminale si effettuerà in funzione del tipo di fiume in cui pescherai (es: più forte sarà la corrente e meno lungo dovrà essere il terminale).

Mosche e tecniche di pesca

Le mosche e le relative tecniche sono riconducibili a 3 macro-categorie:

  • Mosca Secca: Le mosche galleggianti (secche) che consentono di pescare trote che si nutrono in superficie. Queste mosche sono molto efficaci quando sono in atto delle schiuse di insetti e le trote si nutrono in superficie.
  • Mosca sommersa (ninfa): permettono di pescare le trote sul fondo. Bisognerà lasciar andare alla deriva la ninfa ed essere molto attenti. L’abboccata si individua spesso grazie a uno spostamento o una tensione improvvisa della lenza. Per individuare meglio le abboccate, potrai aggiungere un indicatore sul terminale.
  • Streamer : consiste principalmente nell’ indurre il pesce attivando la sua natura di predatore con un’imitazione di pesciolino. In questo caso la tecnica consiste nello sfruttare la corrente del torrente che scorre verso valle per far muovere nell’acqua il nostro artificiale. La pesca si effettua con rapidi strappi alla coda di topo effettuati mentre recuperiamo l’artificiale. 

La pesca a mosca è considerata da molti una forma d’arte che va oltre la semplice cattura di un pesce da esibire agli amici. Più che la cattura di per sé, è infatti considerato di maggior importanza la modalità con cui la preda viene catturata.  È consuetudine da parte dei pescatori a mosca pescare cercando di provocare il minor danno alla fauna ittica. A questo scopo si usano sovente ami senza ardiglione, secondo il cosiddetto spirito no kill.