Come riconoscere i diversi tipi di trota
Dopo l’approfondimento sui ceppi di trota presenti in Italia, volevamo approfondire meglio il discorso sul pesce principe per noi pescatori, andando a vedere i diversi tipi di trota presenti nel nostro Paese e le loro principali caratteristiche, così da poter meglio riconoscere le nostre prede.
Premesso quindi che a livello di “ceppi” possiamo distinguere tra “Mediterraneo” e “Atlantico”, all’interno di essi ci sono diverse tipologie di trote che si distinguono per alcune caratteristiche tipiche di ognuna di esse.
Premettiamo che evitiamo di entrare nel discorso degli ibridi, su cui magari dedicheremo uno dei prossimi articoli.
Giusto una breve introduzione sui termini che utilizzeremo:
- Macchia Preopercolare: È la macchina che si trova nella parte esterna delle branchie poco dopo l’occhio del pesce
- Macchietattura/macchie: Sono tutti i puntini sul fianco della trota
- Parr: si tratta di aloni, generalmente di forma ovale sottostanti la macchiettatura della trota
Ceppo Mediterraneo
Trota marmorata (Salmo trutta marmoratus)
Il carattere distintivo della trota marmorata sono le linee sinuose irregolari di colore grigio, bruno o verdastro spesso fuse tra loro sui fianchi e sulla zona opercolare, che formano un disegno intricato chiamato “marmorizzatura”, da cui il nome dell’animale.
Nella marmorata non vi sono invece puntini rossi e/o macchie nere, la cui presenza insieme alla marmorizzatura è il segnale che siamo davanti ad un ibrido.
Il corpo è slanciato e cilindrico, capo grande, bocca molto grande con dentatura robusta e la mascella che oltrepassa il bordo posteriore dell’occhio. Le pinne dorsale e caudale sono grigio scuro, e quelle pettorali, ventrali ed anale sono grigio chiaro o giallastre. Può superare il metro di lunghezza totale e i 15 kg di peso corporeo.
Va comunque sottolineato che la colorazione della livrea, però, è fortemente influenzata sia dall’ambiente in cui vivono gli animali presi in considerazione sia dal periodo dell’anno. Si possono notare, infatti, animali con colorazioni tendenti al bianco mentre altri possono essere più scuri tendenti al marrone.
Trota lacustre (Salmo trutta lacustris)
La trota lacustre è una trota fario che si è però adattata alla vita lacustre, ma è oramai provato che ha dei genotipi che la differenzierebbero in maniera univoca dalla cugina di torrente.
La colorazione è tipicamente pelagica, blu-verde sul dorso, argentea sui fianchi e sul ventre, le cui scaglie ne riflettono al meglio lo splendore, inoltre sono presenti delle piccolissime macchie scure sui fianchi, a volte a forma di x.
Il corpo è slanciato anche se più tozzo rispetto alla fario, la testa è grande e robusta, mentre la bocca è ampia e munita di forti denti.
Ceppi di provenienza a parte, possiamo più o meno considerare lacustre “doc” una bella trota argentea dal muso aguzzo.
Arriva in media ai 40-50 cm di lunghezza, anche se non mancano casi di un metro di lunghezza per 15 kg di peso.
Trota fario mediterranea (Salmo trutta fario)
Carattere tipico della fario è la punteggiatura sul dorso e sui fianchi, dove sono presenti numerose piccole macchie rotondeggianti, soprattutto nere, di frequente anche rosse, spesso circondate da un alone chiaro.
Il corpo di questo salmonide presenta una tonalità olivastra, che tende al grigio-verde nella porzione dorsale, mentre i fianchi mostrano un colore argenteo o brunastro. Sulla testa e nella parte superiore dei fianchi sono presenti evidenti macchie nere, rosse o rosso-arancione, talvolta cerchiate da un alone biancastro.
La trota fario possiede un corpo di forma allungata, che generalmente mostra una lunghezza di 4,2-4,5 volte superiore all’altezza. La testa è di forma conica ed il muso alquanto ottuso, mentre la bocca è leggermente obliqua, con l’osso mascellare che si estende fino al margine posteriore dell’occhio. I denti della trota sono disposti in 1 o 2 serie e sono presenti sullo stelo e sulla testa del vomere. La linea laterale è pressoché orizzontale e sul dorso, anteriormente alla pinna caudale, è presente una pinna adiposa.
La taglia di questo salmonide è fortemente influenzata dall’ambiente, nei torrenti piccoli gli esemplari superano di rado i 25-30 cm ma nei corsi d’acqua più grandi, sia di montagna che di pianura, la trota fario può raggiungere anche una lunghezza compresa tra 70 e 90 cm ed un peso che può variare da 400 g a 6-7 Kg….il nostro sogno.
Una differenza, non scientifica, fra una trota di allevamento e una nata nel fiume si può riscontrare nelle pinne pettorali: le specie allevate le hanno quasi sempre piccole, o addirittura ridotte a moncherini; le fario indigene, invece, presentano pinne pettorali molto sviluppate, che si aprono a ventaglio.
Trota macrostigma (Salmo trutta macrostigma)
La trota macrostigma è tipica dei fiumi e dei torrenti appenninici e dei tratti superiori e prossimi alle sorgenti dei torrenti e dei ruscelli alpini, soprattutto in corsi d’acqua caratterizzati da una forte presenza di vegetazione acquatica.
Presenta dei caratteri tipici che ne permettono un facile riconoscimento rispetto alla trota fario, ed i punti essenziali per il suo riconoscimento sono i seguenti:
- Forma del corpo tozza
- Presenza netta della macchia preopercolare
- Presenza di macchie “parr”
- Punteggiatura corporea non fitta con maggioranza di punti neri rispetto ai rossi scuro che solitamente sono presenti sulla metà posteriore
- Pinna caudale con lobi affilati
Il suo corpo è fusiforme, con testa piuttosto grande e tozza; la bocca è in posizione mediana, con la mascella superiore estesa fino al bordo posteriore del grande occhio. Le pinne sono normalmente sviluppate: quelle ventrali hanno origine più arretrata rispetto alla dorsale. Raggiunge la lunghezza totale di 45-50 cm e il peso di 1,2 -1,5 kg .
La coda è biloba. Il corpo è ricoperto da piccole scaglie e la linea laterale decorre sui fianchi in posizione mediana. Il colore di fondo della regione dorsale è generalmente grigio, bruno o bruno verdastro, i fianchi sono più chiari e la regione ventrale è biancastra.
La possiamo quindi distinguere dalla trota fario in quanto si caratterizza da macchie preopercolari molto evidenti, presenza di 9-13 macchie “parr”, assenza di macchie nere sul dorso, assenza di macchie rosse orlate di bianco sui fianchi; sono ammesse solo alcune macchie rosso mattone o rosso arancio senza alone preferibilmente verso la coda, limitate macchie nere sui fianchi anche orlate di bianco (da 20 a 60 per lato), una forma del corpo più “tozza” della fario e ventre grigiastro con addome bianco.
Ceppo Atlantico
Trota iridea (Onchorhyncus mykiss)
Pesce originario dei fiumi del Nord America (detta anche trota arcobaleno- Rainbow trout) è stata introdotta in tutte le acque italiane oramai da diversi anni.
Ha corpo di colore bruno-verdastro, cosparso di numerose macchiette tondeggianti nere così come le pinne dorsali e la pinna caudale; lungo i fianchi decorre una fascia rosa o rossa, che diviene di colore più intenso durante il periodo riproduttivo nei maschi, nei quali la mascella inferiore assume forma uncinata.
È la specie che viene maggiormente immessa nei tratti a prelievo crescono molto velocemente, e sono molto voraci e combattive.
Può infatti superare la lunghezza di 80 cm e il peso di 7/8 kg.
Trota fario di ceppo atlantico (Salmo trutta fario)
Le “atlantiche” altro non sono che fario provenienti dal Nord Europa, che vengono immesse nei fiumi e nei torrenti perché crescono molto velocemente, e sono molto voraci e combattive.
Le fario atlantiche, pur prestando estrema variabilità di livrea, sono riconoscibili per alcuni caratteri, anche relativamente semplici da vedere, che le distinguono da quelle mediterranee:
- Assenza della macchia preopercolare
- Assenza, allo stadio adulto di macchie parr lungo i fianchi
- Punteggiatura raga, con macchie di grandi dimensioni circondate da alone bianco ben evidente
È oggi la forma di fario più comunemente allevata, e costituisce oggi il principale materiale immesso nelle nostre acque.
Magari adesso guarderemo con ancora più attenzione le nostre prede!
Il team Pescafiume
La prima foto della trota mediterranea è molto dubbia ..Quei punti rosso arancione grandi come bottoni son quelli di una Puccini
Ciao Sergio,
Come abbiamo sottileato nei nostri articoli, con tutti gli ibridi e la somiglianza tra i vari ceppi è veramente difficile capire a vista di quale trota stiamo parlando (proprio per questo siamo critici sulla diatriba tra autoctone e alloctone, e sui problemi che ci stiamo facendo sulle semine dall’anno scorso).
Non escludiamo tu abbia ragione….vediamo se altri ci danno il loro contributo.
Saluti
Il team Pescafiume
E’ sicuramente una Puccini ha i puntini rossi molto marcati anche sulla pinna dorsale.
Puccini senza alcun dubbio…chiamatela pure trota arlecchino