Fiume Roia

Fiume Roia

Il Roia è un fiume italo-francese lungo 59 km che scorre nel suo tratto finale in Liguria. Nasce in territorio francese dal Colle di tenda (1908 m), ricevendo quasi subito l’apporto dei torrenti Refrei e Mesce. In questo primo tratto scorre in un alveo molto ripido con sembianze di torrente alpino. Superato un primo tratto ingolato molto spettacolare, bagna il comune di Fontan, ricevendo da destra il Gayros e da sinistra il torrente Bendola, per poi formare le gole di Saorgio, una spettacolare gola scavata nella roccia dove la corrente del fiume aumenta di turbolenza.

Viene poi sbarrato da una diga e forma un piccolo lago artificiale. Da Piena Bassa il fiume perde buona parte delle acque a causa di massicce sottrazioni per scopi idroelettrici. Da qui si appresta ad attraversare nuovamente una serie di selvagge gole. Nei pressi di Fanghetto il fiume entra in territorio italiano e con corso molto incassato prosegue sino a Trucco, dove, recuperata buona parte della portata, la valle si apre facendo formare al fiume un ampio conoide alluvionale.

Dopo l’apporto da destra del torrente Bevera, suo principale affluente, il letto del fiume si allarga ancora e, contenuto entro due alte spallette in cemento, si appresta ad attraversare Ventimiglia per poi sfociare nel Mar Ligure.

Le acque del Roja sono limpide e ossigenate, scorrono in un alternarsi di piccole e grandi cascate e piane relativamente estese, con molti massi affioranti; un tipico paesaggio alpino, insomma, con la grande differenza che qui la neve fa apparizioni pressoché episodiche. Per questo motivo le acque del Roia non sono fredde come quelle dei torrenti che scaturiscono dai ghiacciai perenni

Consigli pratici per la pesca

L’habitat e le condizioni climatiche risultano essere estremamente favorevoli alla vita e all’accrescimento di trote e temoli.

I salmonidi, infatti, rappresentano la specie dominante nel Roia.  Ma non sono i soli.  Anche ad altitudini inconsuete è possibile incontrare alcuni esemplari di ciprinidi, vaironi, cavedani e qualche barbo in una convivenza senza problemi.  

Le tecniche adottabili sono molte e varino dallo spinning alla classica pesca a fondo.  La riva scoscesa, ma relativamente sgombra da ostacoli, non crea eccessivi problemi per i tanti appassionati della pesca a mosca.  Un altro aspetto interessante è la pressione di pesca decisamente bassa che caratterizza queste sponde in virtù anche dello spopolamento progressivo delle vallate dell’entroterra ligure.  

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